Novembre è il mese delle battute finali per quanto concerne le qualificazioni ai prossimi campionati Europei di calcio, in programma in Germania nel giugno del 2024. I detentori siamo proprio noi italiani, vincenti in Inghilterra nel giugno 2021 l’edizione contrassegnata dal 2020 ma ritardata a causa del Covid, ma la spirale negativa che ci ha contraddistinto ultimamente, mette un po’ a rischio la nostra partecipazione.
Sono già nove le rappresentative nazionali che hanno conseguito il pass per la manifestazione in territorio tedesco: Germania (in qualità di paese ospitante), Francia, Belgio, Portogallo, Turchia, Spagna, Scozia, Austria e Inghilterra. La squadra di Luciano Spalletti, da poco subentrato al dimissionario Roberto Mancini, ha buone chance ma deve prima superare il doppio ostacolo rappresentato dalla Macedonia del Nord e dall’Ucraina.
Nei vari gruppi comunque ci sono ancora situazioni da districare come confermato dalle quote qualifiche europei consultando le quali, ad esempio – nonostante nel girone A Spagna e Scozia siano appaiate a 15 punti e con le stesse gare giocate – vedono clamorosamente in vantaggio gli iberici per la prima posizione (1.04 a 7.25). Lotta sulla carta abbastanza aperta nel girone E dove però l’Albania, che guida con 13 punti sulla Repubblica Ceca a 11, è considerata con più di un piede in Germania vista la quota di 1.04 contro il 7.50 dei cechi.
Il gruppo al momento più incerto è l’«I» dove sono in corsa Romania, che guida con 16, la Svizzera a 15 e Israele a 11. Intrigato perché i romeni sono sì in testa, ma con 8 gare disputate, gli elvetici seguono ad un punto ma di gare ne hanno giocate 7, mentre gli israeliani, che probabilmente in questo momento hanno altro cui pensare, di gare ne hanno disputate appena 6 ma potenzialmente sono primi o secondi addirittura.
Ovvio però che a noi italiani, se ci sarà o meno una delle nazionali sopra citate, interessa fino ad un certo punto. L’importante infatti è che la nostra nazionale sia presente perché, dopo aver mancato la partecipazione a due campionati del mondo, c’è grande voglia di rivedere le maglie azzurre giocarsela per un trofeo così importante.