Barcellona-Napoli, 3-1. I catalani hanno preso il vantaggio grazie ai gol di Fermin e Cancelo, a cui Rrahmani ha risposto. Nel secondo tempo, Anguissa e Lindstrom sono stati vicini al pareggio con il 2-2, ma è stata la zampata decisiva di Lewandowski a fare la differenza.
La delusione del Napoli: Sconfitta contro il Barcellona e il futuro incerto
Il Barcellona non ha raggiunto i quarti di finale della Champions League dal 2020, quando durante la pandemia ha eliminato il Napoli di Gattuso negli ottavi di finale. Ieri si è ripetuto il risultato, con una vittoria finale per 3-1 che, dopo l’1-1 del Maradona, ha mandato a casa un Napoli prima confuso, poi generoso e infine sconfitto. Questa è stata la prima sconfitta di Calzona in sei partite e ha portato il Napoli fuori dalla Champions League, e successivamente anche dal primo Mondiale per Club in formato gigante del 2025. Si è tradotto in un danno economico e psicologico per una squadra che, con tre allenatori diversi, ha subito 13 sconfitte, più del doppio rispetto alla miracolosa stagione precedente con Spalletti. Il presente della squadra campione d’Italia è segnato da tristezza, mentre il futuro appare incerto.
Debutto in Champions League: Napoli e Barcellona, due realtà contrastanti
A Napoli, in completa assenza di risultati, viene confermato Mario Rui, l’assistente di Kvara contro il Torino, e vengono apportati due cambi: Traoré prende il posto di Zielinski, escluso dall’Europa, e Rrahmani subentra a Ostigard. Nel Barcellona, il diciassettenne Cubarsì fa il suo debutto in Champions League, lasciando fuori Inigo Martinez. Fermin sostituisce Joao Felix nella posizione del suggeritore, con Raphinha a sinistra e Lamine Yamal a destra nel 4-2-3-1, mentre Lewandowski si colloca in attacco. Il Barcellona è la prima squadra nella storia della nuova Champions League a schierare due giocatori minorenni in una partita ad eliminazione diretta. Analogamente a Napoli, il Barcellona inizia molto meglio della squadra partenopea: se al Maradona non riesce a segnare, a Montjuic segna due gol in soli 121 secondi tra il 15° e il 17° minuto. Prima segna Fermin, servito da Raphinha, e poi Cancelo, preciso con il destro dopo un tiro respinto da Raphinha, servito magnificamente da Lamine Yamal, che, dopo aver superato Lobotka con un dribbling, lancia il brasiliano con un passaggio preciso. Davvero incredibile, il giovane giocatore.
La svolta del Napoli contro il Barcellona: dominio, reazione e opportunità persa
Il Barça domina, mentre il Napoli lotta, Osimhen viene tenuto sotto stretto controllo da Cubarsì ed è costantemente fuori gioco (4 volte nei primi 20 minuti), ma poi all’improvviso cambia il vento. Durante una rimessa laterale sulla destra, il Napoli costruisce un gol simile al primo segnato a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Per Rrahmani, il primo gol in Champions arriva su un’azione lungo la corsia di destra con Di Lorenzo e Politano (mentre contro il Sassuolo era stato Anguissa). La rete arriva al 30′, e quattro minuti dopo Ter Stegen, con un volo eccezionale e un grande intervento con la mano sinistra, nega il pareggio a Di Lorenzo, che era stato pescato in area da Mario Rui. Il Barcellona sembra affrontare i fantasmi che hanno tormentato la squadra per tutta la stagione, improvvisamente fragile, impaurito e in ansiosa attesa della pausa, mentre il Napoli ritorna in partita. Peccato per il pessimo controllo di Traoré, pescato da solo in area da Kvaraktskhelia.
Napoli vs Barcellona: una partita decisiva
La ripresa ha avuto inizio con la stessa dinamica della conclusione della prima parte, con il Napoli in vantaggio e il Barcellona speranzoso che il tempo scorra via. Osimhen ha reclamato un rigore per un fallo di Cubarsí, ma l’arbitro Makkelie non è stato richiamato per una revisione video. Il Barcellona si è fatto vedere con un tiro di Raphinha parato da Meret, seguito da un tentativo di Anguissa respinto da Cubarsí, poi Meret ha parato su Raphinha e Lewandowski, con un gol annullato a Lamine Yamal per un chiaro fuorigioco. Il Barça ha respirato, Meret ha respinto i tiri di Gundogan e Raphinha, mentre Lamine Yamal ha mancato un’occasione d’oro, e i cambi di Calzona, Olivera e Lindstrom per Mario Rui e Politano non hanno dato i risultati sperati.
Successivamente, Raspadori ha sostituito Traoré. All’80’, il Napoli ha avuto un’ottima opportunità quando Olivera ha servito Lindstrom in area, ma il colpo di testa del danese ha sfiorato il palo. È stata un’occasione enorme, seguita da una punizione crudele: perché tre minuti dopo Lewandowski ha garantito al Barcellona la qualificazione, con un tocco facile su assist di Sergi Roberto, che ha interagito perfettamente con Gundogan. Le speranze di rimonta del Napoli si sono infrante sulla traversa colpita da Olivera, e la squadra scende dalla montagna di Montjuic con il morale a terra, mentre il Barça torna al tavolo principale della Champions.