Beneficiari del reddito di cittadinanza saranno presto chiamati ad andare a lavoro nei campi oppure il 40% del raccolto rischia di andare perso. L’allarme da Confagricoltura stimola le idee di Palazzo Chigi che ha subito trovato la fonte dei braccianti per le aziende agricole nei percettori. I beneficiari del Reddito di Cittadinanza sono una vera risorsa del Governo oggi, forza lavoro di cui c’è bisogno per resistere economicamente. L’agricoltura non si è mai fermata, ma i cittadini sì, ecco perché adesso è il momento di riprendere le attività, per non rischiare di perdere tutto.
Beneficiari del Reddito di Cittadinanza sono la forza lavoro
Beneficiari del reddito di cittadinanza a lavoro nei campi. Per scongiurare di perdere il raccolto 2020 di tutte le aziende che lavorano nel settore agricolo da Nord a Sud servono subito 200 mila braccianti. I beneficiari del Reddito di Cittadinanza erano già stati sollecitati dal Governo, il quale aveva imposto la condizione dei lavori utili alla comunità un tot ore a settimana. Adesso che c’è davvero necessità di una mano alla collettività il Governo ha pensato di mandare buona parte dei percettori del reddito di cittadinanza a lavoro.
Dal 4 maggio 2020 la riapertura darà sicuramente molte più opportunità lavorative ai beneficiari del reddito di cittadinanza, che adesso sono la forza lavoro di cui lo Stato ha bisogno per resistere economicamente alla pandemia. All’improvviso sono tutti d’accordo che questa è la cosa giusta da fare. Il Governo si rivolge ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza anche perché non ci sono i migranti abusivi a vagabondare per le strade chiedendo un lavoro in nero agli agricoltori.
Beneficiari RdC a lavoro nei campi
Beneficiari del reddito di cittadinanza a lavoro nei campi. La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo mette una buona parola all’idea di Teresa Bellanova, ministra dell’Agricoltura, che porta i percettori RdC nei campi. Nel mezzo della grave crisi economica scatenata dall’emergenza sanitaria Coronavirus i braccianti stagionali non ci sono più, e Confagricoltura lancia l’allarme. Almeno il 40 per cento del raccolto rischia di andare buttato se in tempi brevi non si trovano i braccianti per aiutare gli agricoltori con il lavoro nei campi.
L’agricoltura non si è mai fermata ma i lavoratori occasionali hanno dovuto fermarsi per forza. Per evitare di finire in rovina, a Palazzo Chigi è allo studio una soluzione di facile attuazione che in tempi brevi fornirà abbastanza forza lavoro agli agricoltori.
Beneficiari del Reddito di Cittadinanza, Nunzia Catalfo li manda nei campi
Beneficiari del reddito di cittadinanza a lavoro nei campi. “Se l’offerta di lavoro diventa stabile o per un tempo congruo, i beneficiari possono lasciare la misura e poi rientrarvi. Invece se si tratta di 1-2 giorni la nostra proposta è che accettarla non comporterebbe la perdita del sostegno“, ha spiegato la ministra Nunzia Catalfo al Corriere della Sera.
Ci sono stati anche degli “incontri con le parti sociali” a sottolineare la richiesta da parte delle aziende agricole di “aiutarle a fare l’incrocio della domanda e offerta di lavoro, anche attraverso un’app“. Oramai ci hanno preso il vizio con le app e ne vorrebbero una per ogni cosa, anche per il lavoro nei campi dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza. A questo proposito ha spiegato che “è in atto un’app della Regione Lazio che funziona bene, stiamo pensando insieme all’Anpal di poterla riutilizzare per l’intero sistema agricolo e sul territorio nazionale. Cerchiamo in tempi brevi di andare incontro alle esigenze”, ha promesso la ministra Catalfo.
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