L’APE social 2023 è una misura di sostegno al reddito introdotta nel 2017 e di recente prorogata di un altro anno che permette di andare in pensione anticipata. L’APE sociale apre a determinate categorie di lavoratori, come disoccupati, invalidi e docenti della scuola primaria, l’opportunità di andare in pensione anticipatamente anche se non hanno raggiunto l’età pensionabile ordinaria. Con la proroga approvata dalla Legge di Bilancio per il 2023, questa possibilità è stata estesa anche ai disoccupati e agli invalidi che finora non avevano questa possibilità. Di seguito vediamo in dettaglio cos’è e come funziona l’APE sociale nel 2023, quali sono i requisiti per accedervi, cosa cambia con questa proroga della scadenza e come fare il calcolo della pensione.
Cos’è l’APE social 2023
L’APE social 2023, dove “APE” sta per “Anticipo Pensionistico Sociale“, è una forma di pensionamento anticipato riservata a lavoratori che si trovano in difficoltà, come ad esempio i disoccupati di lungo periodo, gli invalidi e i lavoratori precoci. Si tratta di una misura introdotta nel 2017 dal Governo italiano per permettere a questo tipo di lavoratori di accedere alla pensione prima dell’età pensionabile ordinaria, che al momento è fissata a 67 anni.
L’APE sociale nel 2023 rappresenta quindi un’opportunità per coloro che, per motivi di salute o di situazione lavorativa, hanno difficoltà a proseguire la propria attività lavorativa fino all’età pensionabile di 67 anni. Inoltre, l’APE social è stata recentemente prorogata dalla Legge di Bilancio per il 2023, estendendo così il beneficio anche a lavoratori disoccupati e docenti della scuola primaria. In questo articolo, vedremo in dettaglio come funziona l’APE sociale 2023, quali sono i requisiti per accedervi e come fare il calcolo della pensione.
Requisiti per l’APE social 2023
Per accedere all’APE sociale, i lavoratori devono soddisfare i seguenti requisiti:
- Età: almeno 63 anni di età per i lavoratori disoccupati e almeno 66 anni per i lavoratori in attività.
- Contribuzione: almeno 20 anni di contributi per i lavoratori disoccupati e almeno 30 anni per i lavoratori in attività.
- Situazione di svantaggio: i lavoratori devono essere in possesso di una certificazione che attesti la loro condizione di invalidità o di disabilità, o devono essere in possesso di requisiti specifici per i lavoratori disoccupati o docenti della scuola primaria.
È importante notare che per poter accedere all’APE sociale i lavoratori devono soddisfare tutti e tre i requisiti sopra elencati. Per i lavoratori disoccupati è importante inoltre che la disoccupazione avvenga a seguito di un licenziamento con intera fruizione della Naspi. In caso contrario oltre ai requisiti di età, contributi e disoccupazione è richiesto anche che il disoccupato abbia almeno 18 mesi di lavoro sotto stipula contrattuale nei 36 mesi precedenti.
Come funziona l’APE sociale nel 2023
I lavoratori che soddisfano i requisiti per l’APE sociale possono fare la domanda di accesso alla pensione anticipata che deve essere presentata almeno 3 mesi prima della data di decorrenza della pensione sociale richiesta. Una volta presentata la domanda, sarà l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) a valutare se i requisiti richiesti sono stati soddisfatti e a procedere al calcolo della pensione anticipata.
Penalizzazioni pensionistiche e percentuali dei contributi FPLD per chi continua a lavorare
Tenete presente che l’APE social 2023 è una misura temporanea che permette a disoccupati, invalidi e docenti di andare in pensione anticipata con una penalizzazione delle prestazioni pensionistiche. La penalizzazione è calcolata in base all’età del lavoratore e alla durata dell’APE sociale, e viene applicata in modo proporzionale alla durata dell’APE.
I lavoratori che accedono all’APE sociale possono continuare a lavorare, ma devono versare un contributo al Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti (FPLD) per finanziare le prestazioni pensionistiche. La contribuzione al FPLD è pari al 3% della retribuzione lorda per i lavoratori disoccupati e al 6% per i lavoratori in attività.
Ora vediamo nello specifico come funziona l’accesso all’APE sociale per:
- disoccupati;
- invalidi;
- lavoratori precoci.
Come funziona l’APE Social per i disoccupati
I lavoratori disoccupati che hanno maturato almeno 30 anni di contributi e hanno compiuto almeno il 63esimo anno di età sono elegibili per richiedere l’APE sociale. Tuttavia, bisogna essere disoccupati per almeno 6 mesi nel biennio precedente alla presentazione della domanda per avere tutti i requisiti necessari a ottenere l’APE social nel 2023.
La richiesta dell’APE sociale deve essere presentata entro un anno dalla fine del rapporto di lavoro, e sarà l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) a valutare se i requisiti richiesti sono stati soddisfatti e a procedere al calcolo della pensione anticipata.
I disoccupati che accedono all’APE social possono trovare un altro impiego ma devono versare il contributo al FPLD pari al 3% della retribuzione lorda. Inoltre, è bene ricordare che la pensione anticipata prevede una penalizzazione delle prestazioni pensionistiche calcolata in base all’età del lavoratore e alla durata dell’APE sociale.
Ape sociale e disoccupazione: cosa fare per presentare la domanda
I lavoratori disoccupati che intendono accedere all’APE sociale devono presentare domanda all’INPS, utilizzando il modello “Domanda di accesso all’APE sociale per lavoratori disoccupati“. La domanda deve essere accompagnata dalla seguente documentazione:
- Certificazione della disoccupazione rilasciata dal Centro per l’impiego;
- Certificato di iscrizione al Centro per l’impiego;
- Copia del documento di identità;
- Copia del codice fiscale;
- Copia della tessera sanitaria;
- Copia della certificazione della disabilità o dell’invalidità, se il lavoratore è in possesso di tale certificazione.
La domanda di accesso all’APE sociale per i lavoratori disoccupati deve essere presentata all’INPS entro 6 mesi dalla data di disoccupazione.
Ape sociale disoccupati: cosa cambia
Cosa cambia per i disoccupati ora che l’APE sociale è stata prorogata anche per il 2023? Per i lavoratori disoccupati che voglio accedere al beneficio non cambia nulla in quanto i requisiti sono rimasti gli stessi dello scorso anno.
Come funziona l’APE Social per gli invalidi
L’ape sociale è una prestazione previdenziale che può essere richiesta da lavoratori invalidi che soddisfano determinati requisiti. In particolare, per avere diritto all’ape sociale è necessario essere in possesso di almeno 63 anni di età e 30 anni di contribuzione, e aver ottenuto un riconoscimento di invalidità civile di grado almeno pari al 74%. Si tratta di requisiti molto severi, ma che rappresentano una importante opportunità per molti lavoratori invalidi di usufruire di una prestazione previdenziale che li aiuti a far fronte alle difficoltà legate al loro stato di salute. La richiesta dell’APE sociale sarà valutata dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), che verificherà se i requisiti richiesti sono stati soddisfatti e procederà al calcolo della pensione anticipata.
I lavoratori devono essere in possesso di una certificazione che attesti la loro condizione di invalidità. Anche i lavoratori invalidi che accedono all’APE sociale devono versare il contributo al FPLD pari al 3% della retribuzione lorda.
Ape sociale e invalidità: cosa fare
I lavoratori invalidi che intendono accedere all’APE sociale devono presentare domanda all’INPS, utilizzando il modello “Domanda di accesso all’APE sociale per lavoratori invalidi“. La domanda deve essere accompagnata dalla seguente documentazione:
- Certificazione dell’invalidità rilasciata dal medico curante o dall’ente previdenziale;
- Copia del documento di identità;
- Copia del codice fiscale;
- Copia della tessera sanitaria;
- Copia della certificazione della disabilità, se il lavoratore è in possesso di tale certificazione.
La domanda di accesso all’APE sociale per i lavoratori invalidi deve essere presentata all’INPS entro 6 mesi dalla data di rilascio della certificazione di invalidità.
Come funziona l’APE Social per i lavoratori precoci
Se sei un lavoratore che ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni e hai maturato almeno 36 anni di contributi, puoi essere elegibile per richiedere l’APE sociale (Anticipo Pensionistico Sociale). Tieni presente però che, oltre al requisito dei 36 anni di contributi, per poter accedere all’APE sociale devi soddisfare anche il requisito di età (almeno 63 anni). La richiesta dell’APE sociale sarà valutata dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), che verificherà se i requisiti richiesti sono stati soddisfatti e procederà al calcolo della pensione anticipata.
Come funziona l’APE sociale per i docenti della scuola primaria nel 2023
I docenti di scuola primaria e dell’infanzia con 63 anni di età anagrafica e almeno 36 di contribuzione possono richiedere l’APE sociale e ricevere il beneficio. Inoltre dovranno essere in possesso della specifica qualifica di docente della scuola primaria.
I docenti della scuola primaria che accedono all’APE sociale devono versare un contributo al FPLD pari al 3% della retribuzione lorda.
Ape sociale per i docenti della scuola primaria: come fare le dimissioni
I docenti della scuola primaria che intendono accedere all’APE sociale devono presentare le dimissioni dal loro incarico, utilizzando il modello “Lettera di dimissioni da incarico di docenza“. La lettera di dimissioni deve essere inviata all’ufficio scolastico regionale competente, e deve essere accompagnata dalla seguente documentazione:
- Copia del documento di identità;
- Copia del codice fiscale;
- Copia della tessera sanitaria;
- Copia della certificazione della disabilità o dell’invalidità, se il lavoratore è in possesso di tale certificazione.
Una volta presentate le dimissioni, il docente deve attendere l’accettazione da parte dell’ufficio scolastico regionale, che provvederà a trasmettere la domanda di accesso all’APE sociale all’INPS.
Scadenza dell’APE sociale
L’ape sociale guadagna la proroga sino al 31 dicembre 2023. La proroga dell’APE sociale per il 2023 è stata confermata dalla Legge di Bilancio, ampliando così l’accesso a questa misura di sostegno al reddito a nuove categorie di lavoratori. Oltre ai lavoratori disoccupati, infatti, anche i docenti della scuola primaria potranno richiedere l’APE sociale. Si tratta di una importante novità, che offre a queste categorie di lavoratori la possibilità di accedere alla pensione anticipata in caso di difficoltà lavorative.
La proroga dell’APE sociale per il 2023: cosa cambia
La Legge di Bilancio per il 2023 ha previsto la proroga dell’APE sociale (Anticipo Pensionistico Sociale), che permetterà anche nel prossimo anno di accedere alla pensione anticipata per le categorie di lavoratori previste dalla legge, come i disoccupati, gli invalidi e i lavoratori precoci. La proroga dell’APE sociale per il 2023 è stata introdotta per sostenere i lavoratori in difficoltà durante la crisi economica causata dalla pandemia di COVID-19 e ha introdotto alcune novità rispetto alla precedente versione del beneficio. In particolare, l’APE sociale è ora estesa anche ai lavoratori disoccupati e ai docenti della scuola primaria, che in precedenza non potevano accedere al beneficio. Inoltre, sono stati modificati i requisiti di accesso per i lavoratori in attività, che ora devono avere almeno 66 anni di età e almeno 30 anni di contributi, rispetto ai precedenti requisiti di almeno 63 anni e almeno 20 anni di contributi.
Come fare il calcolo della pensione con l’APE sociale
Il calcolo della pensione con l’APE sociale viene effettuato in modo simile a come viene calcolata la pensione ordinaria. Ciò significa che viene utilizzata la cosiddetta “formula di calcolo contributiva”, che tiene conto dei contributi versati e delle aliquote contributive applicate negli anni.
Tieni presente, però, che l’APE sociale prevede una penalizzazione sulla pensione, che viene calcolata in base all’età del lavoratore al momento della richiesta. Più è elevata l’età del lavoratore, minore sarà la penalizzazione sulla pensione.
Calcolo pensione Ape sociale INPS: come fare
Per calcolare la pensione con l’APE sociale, i lavoratori possono utilizzare il simulatore online messo a disposizione dall’INPS, o possono rivolgersi alla propria sede INPS di riferimento per ottenere una valutazione personalizzata.
Il calcolo della pensione con l’APE sociale viene effettuato utilizzando il metodo contributivo, che prevede l’applicazione di un tasso di trasformazione pensionistico proporzionale all’età del lavoratore e alla durata dell’APE sociale.
Per utilizzare il simulatore online dell’INPS, i lavoratori devono accedere al sito dell’INPS e selezionare la sezione “Simulazione pensione“. Dopo aver inserito i propri dati personali e contributivi, il simulatore calcolerà l’importo della pensione con l’APE sociale.
I lavoratori che preferiscono ricevere una valutazione personalizzata possono rivolgersi alla propria sede INPS di riferimento, dove potranno ottenere informazioni dettagliate sui requisiti di accesso all’APE sociale e sul calcolo della pensione.
In ogni caso, è importante ricordare che il calcolo della pensione con l’APE sociale è solo indicativo, e che l’importo effettivo della pensione sarà determinato dall’INPS in base alla contribuzione effettivamente maturata dal lavoratore.
Per fare il calcolo della pensione con l’APE sociale, puoi utilizzare il simulatore messo a disposizione dall’INPS. In alternativa, puoi rivolgerti ad un patronato o ad un consulente del lavoro che sapranno aiutarti a fare il calcolo e a presentare la domanda.
Per calcolare la pensione con l’APE sociale, l’INPS utilizza il seguente formula:
Pensione = (Contribuzione maturata x Tasso di trasformazione) / 100
Il tasso di trasformazione viene calcolato in base all’età del lavoratore e alla durata dell’APE sociale, e varia da un minimo del 70% per i lavoratori con almeno 66 anni di età e almeno 3 anni di APE sociale, a un massimo del 100% per i lavoratori con almeno 70 anni di età e almeno 5 anni di APE sociale.
Altre forme di pensione anticipata
Oltre all’APE sociale, esistono altre forme di pensione anticipata previste dalla legge. Tra queste, ricordiamo, la pensione anticipata:
- ordinaria, che permette di andare in pensione con una penalizzazione sulla pensione calcolata in base all’età del lavoratore e al numero di anni di anticipo rispetto all’età pensionabile ordinaria;
- per i lavoratori con almeno 41 anni di contributi, che permette di andare in pensione con una penalizzazione sulla pensione calcolata in base all’età del lavoratore e al numero di anni di anticipo rispetto all’età pensionabile ordinaria;
- per i lavoratori con almeno 20 anni di contributi versati in uno dei Paesi dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo, che permette di andare in pensione con una penalizzazione sulla pensione calcolata in base all’età del lavoratore e al numero di anni di anticipo rispetto all’età pensionabile ordinaria;
- degli autonomi, per i lavoratori del settore privato con almeno 20 anni di contributi, che permette di andare in pensione con una penalizzazione sulla pensione calcolata in base all’età del lavoratore e al numero di anni di anticipo rispetto all’età pensionabile ordinaria.
Per accedere a queste forme di pensione anticipata, è necessario soddisfare i requisiti previsti dalla legge e presentare la domanda all’INPS.
Ape sociale 2023, conclusioni sulla proroga della pensione anticipata per disoccupati, invalidi, precoci e docenti della scuola primaria
L’APE sociale è una forma di pensione anticipata riservata a determinate categorie di lavoratori, come i disoccupati, gli invalidi, i docenti di scuola primaria e i lavoratori precoci. Per accedere all’APE sociale, è necessario soddisfare i requisiti previsti dalla legge, come ad esempio l’età minima e il numero di contributi maturati. Il calcolo della pensione con l’APE sociale viene effettuato utilizzando la cosiddetta “formula di calcolo contributiva“, che tiene conto dei contributi versati e delle aliquote contributive applicate negli anni. La proroga dell’APE sociale per il 2023 ha esteso questa possibilità anche ai disoccupati e ai docenti. Oltre all’APE sociale, esistono altre forme di pensione anticipata previste dalla legge, come la pensione anticipata ordinaria, la pensione anticipata per i lavoratori con almeno 41 anni di contributi e la pensione anticipata per i lavoratori con almeno 20 anni di contributi versati in uno dei Paesi dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo. Per accedere a queste forme di pensione anticipata, è necessario soddisfare i requisiti previsti dalla legge e presentare la domanda all’INPS. Tieni presente, però, che la pensione anticipata comporta sempre una penalizzazione sulla pensione, che viene calcolata in base all’età del lavoratore e al numero di anni di anticipo rispetto all’età pensionabile ordinaria.
CONDIVIDI questo articolo su Ape social 2023: Requisiti pensione sociale, come funziona e scadenza.