La Riforma Pensioni chiesta a gran voce dai sindacati da quasi due anni finalmente arriva sul tavolo del governo che procede a tagliare gli assegni. Riforma pensioni – I dipendenti pubblici secondo calcoli del Sole 24 Ore possono perdere fino a 300 euro annui, i tagli sono stati anticipati dall’11 giugno con un decreto ministeriale (n.147). Lavorare una vita intera, versare tutti i contributi, essere onesti e andare in pensione tardi per arrivare al momento in cui oggi lo Stato taglia il tuo meritato assegno. Nunzia Catalfo, dal Ministero del Lavoro ha dunque solo affascinato i contribuenti con belle parole, che si traducono su carta in tagli alle pensioni.
Riforma pensioni 2021 ultime notizie oggi
Riforma pensioni 2021 taglio assegni pensione fino a 300 € – Il Governo lavora finalmente alla riforma delle pensioni, c’è la volontà di assomigliare di più ai cugini europei, in molti prevedono finestre d’uscita dal lavoro a 62 anni. Perché proprio 62 anni? Il 2021 è l’anno in cui Quota 100 scade, e il nostro governo non è certo famoso per la collaborazione con i membri del Parlamento, che hanno proposto molte alternative all’uscita anticipata a 62 anni. Premesso ciò possiamo concludere che il governo intende rimpiazzare Quota 100 con una finestra d’uscita dal lavoro anticipatamente che non abbia stampato su il nome di Salvini.
Taglio assegno pensione con Riforma 2021
Riforma pensioni 2021 taglio assegni pensione fino a 300 € – Le ultime notizie oggi sulla riforma pensioni sono preoccupanti, in primis per i sindacati Cgil, Cisl e Uil che con tanto ardore hanno richiesto una riforma del pensionamento. Superare la Legge Fornero era l’obbiettivo, ma al governo non interessa di quanto arriva in tasca agli italiani e fa un po’ quel che gli pare, ossia quel che serve per portare più soldi nelle casse statali. Ecco come arrivano i tagli agli assegni pensione: il decreto ministeriale n.147 del Ministero del Lavoro stabilisce tagli alle pensioni nel 2021 in percentuale variabile tra lo 0,3% e lo 0,7%.
Calcolo pensione ridotta nel 2021
Riforma pensioni 2021 taglio assegni pensione fino a 300 € – Secondo il Sole 24 Ore che ha effettuato tutti i calcoli del caso: “una dipendente del settore pubblico che va in pensione con 67 anni di età, con meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 vedrà scendere il suo assegno complessivo di circa 300 euro all’anno (da 64.000 a 63.700)”.
Anche Affari Italiani ribadisce il concetto facendo presente che “Chi andrà in pensione nel 2021 dovrà essere conscio che la quota contributiva del proprio assegno pensionistico sarà leggermente inferiore rispetto a chi ha smesso di lavorare quest’anno”. E “l’impatto sulle pensioni sarà più evidente per chi ha lavorato maggiormente con il sistema contributivo puro o misto. Per andare sul concreto dal 2021 lasciare il proprio di lavoro a 57 anni comporterà un coefficiente pari a 4.186% (l’equivalente di un divisore di circa 24). Questa cifra indica gli anni ipotetici nei quali sarà incassata la pensione. Rispetto al 2019 è una riduzione dello 0,33%”.
“La soluzione” suggerita “per non essere danneggiati dai tagli è restare più anni a lavoro, così che sul montante contributivo venga applicato un coefficiente di trasformazione più favorevole”.
E chi non può restare più anni al lavoro sarà inevitabilmente penalizzato. Ci spiace. Vuol dire che alle prossime votazioni dovremo impegnarci di più per cambiare le cose almeno per i futuri pensionati.
CONDIVIDI le ultime notizie in tema riforma pensioni 2021.