Giuseppe Conte è stato Presidente del Consiglio dei Ministri dal giugno 2018 al febbraio 2021, ha governato con due diverse squadre di governo: il Conte 1 era un governo “giallo-verde” composto da Lega e Movimento 5 Stelle; il Conte 2 o Conte-bis era un governo “giallo-rosso” composto da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Giuseppe Conte è diventato premier in seguito alle elezioni politiche del 2018 in cui, a causa di una normativa studiata ad hoc, nessun partito è risultato realmente vincente. Nel primo anno del suo incarico ha agito da mediatore tra le due forze politiche opponenti al governo insieme, riuscendo male. Si definiva l'”avvocato del popolo” ma come si è scoperto in seguito, l’avvocato Conte non è stato minimamente all’altezza di tale incarico. Giuseppe Conte nasce come avvocato – quello vero – e professore universitario, ma “per disgrazia” raggiunge il vertice dell’esecutivo in un momento in cui serviva un terzo uomo che non fosse di parte. Tuttavia, solo in seguito salteranno fuori compromettenti scatti dell’ex premier che festeggiava con l’ex leader del M5S alla vittoria delle elezioni politiche del 2018. Il primo governo Conte viene sfiduciato dalla Lega in piena estate e successivamente, senza ritornare al voto si è accordato con gli altri partiti per dare vita al Conte-bis e tenere saldo il potere senza interrogare i cittadini. Giuseppe Conte è da subito un primo ministro controverso dal punto di vista politico ma che conquista comunque l’opinione pubblica, in particolare conquista l’opinione di cittadine e giovani. Il governo Conte-bis è difficile perché non ha il sostegno degli italiani, tutti i sondaggi politici infatti non riescono a confutare l’evidente preferenza degli italiani verso i partiti del centrodestra, che si trovano all’opposizione. Giuseppe Conte è il primo ministro che ha convocato gli Stati Generali, e non ottenne nulla da questa importantissima convocazione. Diventato famoso per le dirette tv dell’ultimo minuto in cui annunciava e spiegava vagamente i suoi DPCM, ancora da firmare, viene sempre più messo all’angolo dalle critiche e dal malcontento popolare. Quando per Conte la situazione si fa insostenibile, soprattutto aggravata dalle ingenti problematiche causate dalla pandemia Coronavirus, ecco che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella procede con un Governo tecnico eliminando dai giochi di palazzo Chigi Conte con tutto il suo governo. Giuseppe Conte torna a fare il professore in Università ma fa l’occhiolino al Movimento 5 Stelle, che lo prende più o meno volentieri come proprio leader.
Il premier Conte, la cancelliera Merkel ed il primo ministro Macron al bancone di un bar di notte si esprimono confidenzialmente contro Rutte. ‘Quest’accordo non s’ha da fare, né domani né mai‘, direbbe Manzoni se potesse parlarne con i capi di Stato che sono proprio di questa idea. Giuseppe Conte, spalleggiato da Macron parla ad Angela Merkel dei rapporti con Mark Rutte, che chiede il diritto di veto sul Recovery Fund. Il potere, cioè, di non dare aiuti economici ai Paesi meno affidabili come l’Italia, per non perdere i soldi versati maggiormente dai paesi Frugali. Confessioni notturne al bar dell’hotel dove i capi di Stato alloggiano, davanti a un drink informale si abbandonano a parole poco diplomatiche.
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Decreto Semplificazioni, tutto si può dire di questo governo meno che non sappiano usare parole forti, il CdM prova a sbloccare l’Italia ingolfata. Sappiamo tutti quale disagio e danno provoca la burocrazia italiana in tutti gli Iter, e così Conte prova a sboccare l’Italia snellendo la burocrazia. L’Italia dei cantieri eterni, cittadini fermi perché a qualcuno manca una firma da qualche parte in un mucchio di carte che nessuno controllerà. Sarà solo un ricordo? Ebbene non ci illudiamo, è impossibile cambiare il nostro problema più radicato con un decreto acchiappa voti, però forse le cose miglioreranno. Le parole del premier Conte questa mattina dopo una lunga notte passata a discutere in Consiglio dei Ministri, festeggiando il 34enne Di Maio.
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Il rilancio ai consumi secondo il premier Giuseppe Conte passa per il taglio dell’IVA a chi paga con moneta elettronica nella vita di tutti i giorni. In seguito agli Stati Generali convocati da Conte è sorta una strana idea di dare un taglio all’IVA per incentivare i consumi e risollevare le nostre sorti. Tuttavia, alcuni hanno ipotizzato una connessione tra il mancato ricorso al Fondo salva-Stati per l’UE in cambio di un taglio dell’IVA per la nostra Italia. Giuseppe Conte sta ancora valutando assieme ai suoi ministri come attuare questo taglio IVA incrementando l’uso della moneta elettronica, il cashless. Ma il cashless ci salverà dalla crisi economica più triste di tutti i tempi o si rivelerà anch’esso solo un altro modo di ingannare la pazienza degli italiani?
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Conte contestato al Senato ieri, dopo la conferenza stampa sugli Stati Generali a Palazzo Chigi Conte era uscito senza scorta per bere un caffè. In Via del Corso, invece del caffè si è beccato le urla disperate e arrabbiate: è la voce di chi non arriva a fine mese e chiede rispetto e dignità. La dignità chiama chi sa ascoltarla e così un uomo, che alza la voce più degli altri, ha l’onore e l’onere di parlare con Conte che lo fa avvicinare. Il video del dialogo tra i due è incredibile, Conte contestato al Senato, in video da notare oltre le parole inammissibili del premier, l’atteggiamento.
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Attesissimo il discorso del premier Giuseppe Conte oggi a Roma in conferenza stampa alle ore 18 da Palazzo Chigi sulla ripartenza economica. In realtà siamo tutti molto annoiati e preoccupati all’idea, visto che ad ogni conferenza il premier trova un modo di rallentare la ripresa dell’Italia. Questo discorso, che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte farà agli italiani arriva proprio il giorno della riapertura dei confini regionali. E’ la prima conferenza stampa con i giornalisti fisicamente presenti nel cortile di Palazzo Chigi, il discorso verterà su temi economici e di ripresa.
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Spostamenti tra Regioni dal 3 giugno, il giorno seguente la festa della Repubblica per evitare disastrosi assembramenti, ultime notizie dal Governo italiano. Non possiamo permetterci di far risalire il numero di contagi da Coronavirus ecco perché il Governo autorizza misure più restrittive alle regioni. Insomma, chi vuole può restare chiuso e protrarre il Lockdown nella regione, i governatori del Nord invece ci tengono a riaprire, e alla svelta. Restituire agli italiani il consenso alla mobilità tra regioni è l’ultimo punto di scontro tra lo Stato, Conte e i presidenti Fontana, Bonaccini, Zaia. Ecco cosa sappiamo ad ora sugli Spostamenti tra Regioni a partire dal 3 giugno, quando ci si potrà spostare da una regione all’altra e per quali motivi è permesso.
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Oggi è il Primo maggio, perdonate l’ovvietà ma serviva perché oggi il premier Giuseppe Conte festeggia chiedendo scusa ai lavoratori italiani. Il premier Conte sceglie la Festa dei Lavoratori per scusarsi dei ritardi del bonus 600 euro, della CIG ai dipendenti e liquidità alle Partite IVA. E noi rispondiamo così a quest’ulteriore presa per il cu*o: “Dacci i SOLDI che le SCUSE non ce le possiamo MANGIARE!” Ci sembra il minimo da dire. Il Primo maggio Conte chiede scusa agli italiani ma li lascia al verde continuando sulla linea di “So tutto io e voi non siete niente” ma c’è di più.
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Il discorso di Renzi a palazzo Madama in aula al Senato oggi dopo l’informativa del premier Giuseppe Conte giunto anche senza mascherina. Il discorso di Matteo Renzi oggi è stato un bel discorso, che si può definire quasi perfetto, in fondo non ha detto bugie solo qualcosa di troppo. Una caduta di stile infatti c’è stata, perché il discorso di Renzi oggi contro Conte non doveva fare le veci dei morti a Bergamo per Coronavirus. Renzi preso dal suo discorso si è dimenticato di rispettare quegli italiani che ora non ci sono più a causa di chi non ha preso le decisioni giuste.
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Partite IVA, i controlli a tappeto dell’Agenzia delle Entrate riprenderanno dal 1 giugno 2020, è previsto l’invio di oltre 8 milioni di atti, fonti certe. L’annuncio arriva dal direttore Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini durante l’audizione in commissione Finanze alla Camera il 22 aprile. Noi di Adirai però non ce la prendiamo con il direttore dell’Agenzia delle Entrate, perché la colpa è di qualcun altro, qualcuno tipo il Premier. Il Decreto Cura Italia ha cancellato la proroga di due anni ai termini per effettuare gli accertamenti, perciò l’Agenzia delle Entrate farà i controlli. Cerchiamo di capire insieme cosa accadrà, ma soprattutto che cavolo ha combinato il premier Giuseppe Conte mentre NOI STIAMO A CASA.
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Riapertura dal 4 maggio, non un giorno prima, il premier Conte frena il pressing delle aziende del Nord con allentamento graduale delle misure. La fase 2 Coronavirus non inizierà la prossima settimana come vorrebbe Luca Zaia, ma neanche tra un mese come auspica Vincenzo De Luca. Le faide tra regioni del Nord e del Sud sono risolte dalla diplomazia del premier che impone una ripresa collettiva alle attività produttive. In attesa della riapertura dal 4 maggio 2020 continuano le riunioni con la Task Force di Vittorio Colao per l’allentamento del Lockdown in Italia.
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