FANTOZZI 2000 – LA CLONAZIONE

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Il decimo e ultimo capitolo della celebre saga di Fantozzi ci spinge in una difficile situazione economica, in cui la Megaditta decide di richiamare il dipendente più obbediente e sottomesso presente nei suoi archivi. Qui enfatizza il tema dominante della serie: l’umiliazione e la sopraffazione del personaggio principale da parte della compagnia, che lo tratta con disprezzo e lo rende vittima delle sue esilaranti disavventure. Tuttavia, la proposta di reintegrare il dipendente più fedele potrebbe rappresentare un nuovo scontro tra l’incredibile mancanza di iniziativa e la sfrontata autosufficienza degli altri uomini in giacca e cravatta che lo circondano. La domanda è: riuscirà Fantozzi ad adattarsi ad un panorama aziendale che lo considera solo uno schiavo a cui comandare e che continua imperturbabile per la sua strada?

Fantozzi, clonato dalla Megaditta, grazie ad una ciocca di capelli data in pegno a sua moglie Pina. In quest’ultima serie si è cercato di “svecchiare” il personaggio del ragioniere che vediamo alle prese con problemi di attualità quali il Viagra, la clonazione, la febbre del superenalotto, la moda degli spogliarelli maschili.

TRAMA DEL FILM FANTOZZI 2000 – LA CLONAZIONE

Film Fantozzi 2000 - La clonazione 1999

Il film Fantozzi 2000 – La clonazione diretto da Domenico Saverni nel 1999, prosegue la saga del celebre ragionier Ugo Fantozzi, interpretato da Paolo Villaggio. Ambientato alla fine degli anni ’90, alle soglie del nuovo millennio, il film racconta le avventure comiche e grottesche del protagonista all’interno della Megaditta, un’azienda ormai in crisi, dove gli impiegati hanno perso qualsiasi forma di rispetto verso i loro superiori.

Di fronte a questa crisi aziendale, il Consiglio dei Dieci Assenti, sotto la guida del Megapresidente, decide di risolvere la situazione ricorrendo a un processo di clonazione del ragionier Fantozzi. L’idea alla base di questa scelta è che una copia esatta di Fantozzi possa riportare l’ordine e la sottomissione tra gli impiegati, grazie alla sua storica capacità di essere l’emblema del servilismo.

Nonostante le aspettative, il ritorno di Fantozzi in azienda dopo la clonazione non produce alcun miglioramento. Anzi, il personaggio si ritrova nuovamente intrappolato nel suo ruolo di subordinato, stavolta affiancato dai nuovi e ambiziosi Magnaccioni Fiscoli e Formentera, che approfittano della sua debolezza. La clonazione, quindi, non riesce a modificare la sua condizione di vita, confermando l’inefficacia del processo nel contesto dell’esistenza misera e poco gratificante del ragionier Fantozzi.

La situazione si evolve quando Fantozzi riceve un incarico inaspettato: prendersi cura del figlio ribelle del Megapresidente, Adalberto Maria Balabam, interpretato da Paolo Paoloni. In questo ruolo, Fantozzi assume un’importanza inedita all’interno della Megaditta, diventando il tutore di questo giovane trasgressore. Questo compito gli conferisce, seppur temporaneamente, una posizione di prestigio e una visibilità che non aveva mai conosciuto prima.

Il film, della durata di un’ora e quaranta minuti, riesce a combinare umorismo e dramma, sottolineando ancora una volta l’eroismo tragicomico di Fantozzi, un uomo comune che affronta le assurdità della vita con una sfortunata dignità.

  • Titolo Originale: Fantozzi 2000-La clonazione
  • Genere: Comico
  • Durata: 1h 40m
  • Anno: 1999
  • Paese: Italia
  • Regia: Domenico Saverni
  • Cast: Paolo Villaggio, Milena Vukotic, Anna Mazzamauro, Paolo Paoloni

Approfondimento sui protagonisti

Il protagonista principale del film è Ugo Fantozzi, interpretato da Paolo Villaggio, che da sempre incarna questo personaggio iconico. Fantozzi è il simbolo dell’uomo medio italiano, schiacciato da un sistema burocratico e aziendale che lo vede sempre perdente. In Fantozzi 2000 – La clonazione, il personaggio cerca, ancora una volta, di ritagliarsi un posto in una società che lo relega ai margini, ma il risultato è sempre lo stesso: la sconfitta e la frustrazione.

Al fianco di Fantozzi, troviamo Paolo Paoloni nel ruolo di Adalberto Maria Balabam, il figlio del Megapresidente, un giovane che rappresenta l’opposto di Fantozzi: trasgressivo, arrogante e privo di scrupoli. Il contrasto tra questi due personaggi evidenzia ulteriormente la sottomissione e la docilità del ragionier Fantozzi.

Nel cast figurano anche Milena Vukotic, che interpreta Pina Fantozzi, la devota moglie del protagonista, sempre pronta a sostenerlo nonostante le numerose disavventure. Anna Mazzamauro interpreta la leggendaria Signorina Silvani, figura ricorrente nella vita di Fantozzi e fonte di continue umiliazioni e fallimenti amorosi.

Regia e Stile Cinematografico

Domenico Saverni alla regia di Fantozzi 2000 – La clonazione apporta un approccio personale alla saga di Fantozzi, pur mantenendo intatto lo spirito originale dei precedenti capitoli. La regia di Saverni si distingue per una fluidità che riesce a legare insieme le molteplici gag visive e verbali che caratterizzano il film. Nonostante l’assenza degli autori storici, il film riesce a mantenere il tono grottesco e surreale che è stato il marchio di fabbrica della serie.

Saverni adotta una messa in scena che punta a enfatizzare l’assurdità delle situazioni in cui Fantozzi si trova, utilizzando sia il linguaggio del corpo che il dialogo per far emergere il lato comico e paradossale delle vicende narrate.

Fotografia e Colonna Sonora

La fotografia di Fantozzi 2000 – La clonazione accentua l’atmosfera deprimente e alienante degli ambienti di lavoro, tipici della saga. Gli uffici grigi e monotoni della Megaditta si contrappongono alle situazioni più esagerate e surreali che Fantozzi deve affrontare, creando un contrasto visivo che amplifica il senso di disagio del protagonista.

La colonna sonora, curata da Fabio Frizzi, accompagna perfettamente le vicende del film. Frizzi, già collaboratore storico della saga, fornisce una colonna sonora che riesce a sottolineare sia i momenti comici che quelli più malinconici, adattandosi con maestria ai cambi di tono del film. La musica non è solo un semplice accompagnamento, ma un elemento che contribuisce a rafforzare l’impatto delle scene, rendendo le situazioni ancora più grottesche o tragiche a seconda del momento.

Paragoni e Riferimenti a Temi

Fantozzi 2000 – La clonazione prosegue nella tradizione satirica della saga, puntando il dito contro il mondo aziendale e i rapporti di potere che lo caratterizzano. La figura del ragionier Fantozzi è l’emblema dell’uomo comune che, nonostante gli sforzi, viene costantemente schiacciato da un sistema che lo sfrutta senza pietà.

Il tema della clonazione, affrontato in maniera ironica, serve a mettere in luce l’inutilità di riprodurre un modello già fallimentare. La duplicazione di Fantozzi non porta infatti alcun miglioramento, ma anzi, evidenzia l’inadeguatezza di un sistema che cerca di perpetuare se stesso senza cambiare nulla.

Approfondimento sul Contesto e Impatto

Fantozzi 2000 – La clonazione è stato rilasciato nel dicembre 1999, in un periodo storico segnato dall’attesa del nuovo millennio. Questo contesto temporale, carico di aspettative e timori per il futuro, si riflette in qualche modo nel film, che rappresenta una sorta di chiusura di un’epoca per il personaggio di Fantozzi.

Nonostante l’interesse suscitato dal tema della clonazione, il film non è riuscito a replicare il successo dei suoi predecessori. Le aspettative erano alte, ma il riscontro del pubblico è stato tiepido, portando persino al ritiro della pellicola dalle sale cinematografiche a causa degli incassi deludenti.

Critiche e Ricezione del Pubblico

Il film ha ricevuto reazioni contrastanti da parte della critica. Irene Bignardi de “la Repubblica” ha elogiato il film per la sua capacità di intrattenere e per la satira delle situazioni quotidiane, riconoscendo la continuità con lo spirito della saga. Tuttavia, nonostante alcune recensioni positive, Fantozzi 2000 – La clonazione non è riuscito a raggiungere lo stesso livello di apprezzamento dei capitoli precedenti.

Il pubblico, affezionato alle vicende del ragionier Fantozzi, ha accolto il film con sentimenti misti: da un lato l’affetto per il personaggio, dall’altro la delusione per una trama che non è riuscita a sorprendere o rinnovare la serie in modo significativo.

Impatto Culturale e Rilevanza Tematica

Nonostante il successo limitato al botteghino, Fantozzi 2000 – La clonazione mantiene un posto di rilievo all’interno della cultura popolare italiana. La saga di Fantozzi è diventata un’icona del cinema comico italiano, e il personaggio stesso è entrato nell’immaginario collettivo come simbolo delle frustrazioni e delle difficoltà dell’uomo medio.

Il tema della clonazione, trattato in chiave comica, riflette una delle preoccupazioni tecnologiche e scientifiche che caratterizzavano la fine degli anni ’90, rendendo il film rilevante anche dal punto di vista storico e culturale.

Dettagli su Altri Personaggi Secondari

Oltre ai protagonisti già citati, Fantozzi 2000 – La clonazione presenta una serie di personaggi secondari che contribuiscono a delineare l’universo tragicomico del film. Tra questi, i Magnaccioni Fiscoli e Formentera, nuovi volti della Megaditta, che rappresentano le nuove generazioni di dirigenti pronti a sfruttare Fantozzi per i propri scopi.

La presenza di Anna Mazzamauro nel ruolo della Signorina Silvani è un omaggio ai fan della serie, mantenendo un legame con i film precedenti. La Silvani, eterna musa platonica di Fantozzi, continua a rappresentare una delle sue maggiori delusioni sentimentali.

Dov’è sono avvenute le riprese del film

Le riprese di Fantozzi 2000 – La clonazione si sono svolte in diverse location italiane, con una particolare attenzione agli ambienti urbani e aziendali che caratterizzano la saga. Gli interni della Megaditta sono stati girati in set costruiti ad hoc, per ricreare l’atmosfera opprimente e alienante degli uffici che Fantozzi ha sempre frequentato.

Le scelte delle location riflettono l’intenzione di rappresentare un mondo grigio e privo di vita, che rispecchia perfettamente la condizione del protagonista. Le scene esterne sono state girate in varie città italiane, utilizzando edifici e aree industriali che contribuiscono a creare il senso di isolamento e frustrazione tipico del mondo di Fantozzi. La scelta delle location è stata dettata dalla necessità di mantenere una continuità visiva con i film precedenti, pur introducendo elementi di modernità per rispecchiare l’epoca contemporanea.

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