TUTTI DEFUNTI TRANNE I MORTI

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Una serie di omicidi minaccia le persone che si trovano in una ricca villa, impossibilitate ad uscire a causa delle indagini della polizia…

Tutti defunti… tranne i morti è un film di genere commedia, giallo del 1977, diretto da Pupi Avati, con Gianni Cavina e Francesca Marciano. Durata 105 minuti. Distribuito da EURO.

TRAMA DEL FILM TUTTI DEFUNTI… TRANNE I MORTI

Film Tutti defunti... tranne i morti 1977

Il film Tutti defunti… tranne i morti racconta la storia di una nobile famiglia decaduta e senza soldi, riunitasi dopo la morte del capostipite. Una maledizione ancestrale sembra colpire i membri della famiglia e la servitù, che muoiono uno dopo l’altro in circostanze misteriose. In questo contesto di tensione e paura, si inserisce Martini (Gianni Cavina), un detective del tutto incapace, che è incaricato di indagare su queste morti inquietanti. Nonostante la sua evidente incompetenza, si avvale dell’aiuto, piuttosto riluttante, di Dante (Carlo Delle Piane), un venditore di libri che si trova coinvolto suo malgrado in questa situazione surreale.

La commistione tra il thriller e la commedia rende Tutti defunti… tranne i morti un’opera unica nel panorama cinematografico italiano degli anni ’70. La trama si sviluppa con un crescendo di situazioni grottesche e paradossali, in cui la comicità nera e il mistero si mescolano continuamente.

  • Titolo Originale: Tutti defunti… tranne i morti
  • Genere: Thriller, Commedia
  • Durata: 1h 45m
  • Anno: 1977
  • Paese: Italia
  • Regia: Pupi Avati
  • Cast: Gianni Cavina, Carlo Delle Piane, Francesca Marciano, Michele Mirabella

Approfondimento sui protagonisti

Gianni Cavina, nel ruolo di Martini, offre una performance brillante, portando in scena un detective completamente inadeguato e disorientato di fronte agli eventi tragici e inspiegabili che accadono nella villa. Cavina, noto per la sua versatilità come attore, riesce a rendere il suo personaggio irresistibile proprio grazie alla sua goffaggine.
Carlo Delle Piane interpreta Dante, un venditore di libri aspirante investigatore, coinvolto nelle indagini con evidente scetticismo. Il suo ruolo è quello di un “anti-eroe”, un uomo comune trascinato in una serie di eventi che non riesce a comprendere. Delle Piane, con il suo stile asciutto e la sua capacità di tratteggiare personaggi malinconici e ironici, rappresenta il perfetto contrappeso al caotico Martini.

Nel cast troviamo anche Francesca Marciano e Michele Mirabella, che interpretano personaggi chiave all’interno della famiglia e della servitù, contribuendo ad arricchire il tono grottesco e surreale del film.

Regia e Stile Cinematografico

Pupi Avati dirige Tutti defunti… tranne i morti con uno stile che mescola abilmente il thriller con la commedia, utilizzando toni oscuri e situazioni paradossali per creare un’atmosfera di tensione e ironia. Il suo approccio cinematografico si distingue per l’uso sapiente dell’ironia e per la capacità di bilanciare i momenti di suspense con quelli più leggeri. Avati, noto per le sue incursioni nel cinema di genere, ha saputo mantenere uno stile visivo che combina l’eleganza formale con l’umorismo più grottesco.

Fotografia e Colonna Sonora

La fotografia di Tutti defunti… tranne i morti contribuisce in modo determinante a creare l’atmosfera cupa e inquietante della villa in cui si svolge la vicenda. L’uso dei colori e delle luci è studiato per enfatizzare il contrasto tra l’opulenza decadente dell’ambiente e le morti misteriose che si susseguono. La colonna sonora, con le sue melodie sottilmente minacciose, accentua ulteriormente la tensione che permea il film, mantenendo costante il senso di inquietudine.

Paragoni e Riferimenti a Temi

Il film può essere paragonato ad altre opere italiane del periodo, come quelle di Mario Bava e Dario Argento, che hanno esplorato il tema del mistero e dell’orrore mescolato con elementi di commedia nera. In particolare, Tutti defunti… tranne i morti si inserisce nel filone del giallo all’italiana, ma lo fa con una vena ironica e grottesca che lo distingue nettamente dai film più seriosi del genere.

Approfondimento sul Contesto e Impatto

Il film si inserisce nel panorama cinematografico italiano degli anni ’70, un periodo caratterizzato da una forte sperimentazione sia nei contenuti che nella forma. In questo contesto, l’opera di Pupi Avati rappresenta un’interessante variazione rispetto ai tradizionali thriller dell’epoca, combinando suspense e umorismo in un mix particolarmente originale. L’impatto del film, sebbene non sia stato immediato, ha guadagnato nel tempo un apprezzamento di nicchia, soprattutto tra gli appassionati del cinema di genere.

Critiche e Ricezione del Pubblico

All’uscita, Tutti defunti… tranne i morti ricevette critiche contrastanti. Alcuni critici lodarono l’originalità del mix di generi, mentre altri trovarono che il tono comico attenuasse troppo la tensione del thriller. Il pubblico, invece, apprezzò particolarmente la combinazione di mistero e commedia, rendendolo un film cult nel corso degli anni.

Impatto Culturale e Rilevanza Tematica

Nonostante sia meno noto rispetto ad altre opere dello stesso periodo, Tutti defunti… tranne i morti ha avuto un impatto significativo sul cinema di genere in Italia, ispirando altri registi a esplorare combinazioni simili di thriller e commedia. La sua rilevanza tematica si riflette nella critica alla decadenza della nobiltà, rappresentata come corrotta e moralmente ambigua.

Dettagli su Altri Personaggi Secondari

Tra i personaggi secondari, spiccano i membri della servitù e della famiglia, ciascuno dei quali ha un ruolo fondamentale nello sviluppo degli eventi. Questi personaggi, sebbene meno approfonditi, contribuiscono a creare la tensione e il mistero che caratterizzano il film, con alcune figure che restano enigmatiche fino alla fine.

Dov’è sono avvenute le riprese del film

Le riprese di Tutti defunti… tranne i morti si sono svolte prevalentemente in una villa storica in Italia, scelta per il suo aspetto decadente e opprimente, perfetto per l’atmosfera che Pupi Avati voleva trasmettere. La villa, con i suoi interni ricchi di dettagli e le sue stanze oscure, diventa quasi un personaggio a sé stante, contribuendo in modo determinante all’inquietudine del film.

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