Per il Caso Gregoretti, Salvini oggi è intervenuto in aula al Senato per il dibattito che ha portato al voto per approvare l’autorizzazione a procedere contro di lui per sequestro di persona. Matteo Salvini è consapevole dei rischi che corre, c’è la galera per chi commette questo reato. Il suo discorso oggi è stato lungo e le sue parole d’opposizione in più punti ci fanno pensare alla situazione italiana odierna. Forse Sì, proprio come dice lui, gli italiani sono ostaggi del governo. Un governo che fa solo tante chiacchiere per un popolo che non li ha mai votati senza combinare mai nulla di buono. Ecco le parole dure di Salvini prima di abbandonare l’aula con i suoi colleghi leghisti.
Matteo Salvini a processo per il Caso Gregoretti
Caso Gregoretti Salvini Lega – Persino Pierferdinando Casini oggi in aula al Senato ha tentato di far ragionare i suoi colleghi a favore di votare No per il processo a Salvini. Persino un democratico si è schierato dalla parte di Salvini, il leader leghista, dicendo “La ruota gira, potrebbe capitare a Zingaretti“.
Ma non c’è stato nulla da fare, nonostante FdI e Forza Italia hanno spinto fino all’ultimo chiedendo il No al processo Salvini è sempre stato convinto che Sì, il processo deve esserci. Salvini ha detto: “Anche Lamorgese ha protratto di uno, due, diversi giorni alcuni sbarchi in attesa delle redistribuzioni. Questa indagine parte da un esposto- denuncia di Legambiente Sicilia. Allora, se ci sarà un’associazione che riterrà che l’attuale governo si stia comportando nella stessa maniera, ahimè per voi ci troveremo a processare un membro dell’attuale governo. Ma io credo che gli avversari si battono, in democrazia, alle urne e non nelle aule dei tribunali. C’è bisogno di una cavia? Eccomi. L’unica mia preoccupazione non è per me, mi spiace per i miei figli che domani leggeranno sul giornale.. Chi borbotta contro di me non ha ricevuto, come me, un messaggio oggi con scritto: ‘Forza papà!’. Portate rispetto a due ragazzi che vanno a scuola e non rispondono delle accuse al padre”. E in Senato muti.
La difesa di Salvini al Caso Gregoretti: Era mio dovere
Caso Gregoretti Salvini Lega – “La difesa della patria è un sacro dovere, ritengo di aver difeso la mia patria, non chiedo un premio per questo ma se ci deve essere un processo che ci sia. In quell’Aula non andrò a difendermi, ma a rivendicare quello che, non da solo, ma collegialmente abbiamo fatto. Se avessi dovuto ragionare per opportunismo e convenienza personale non avrei preso la decisione che ho preso: è un processo e non una passeggiata.” Ha detto l’ex ministro dell’Interno dopo aver fatto notare l’assenza in aula dell’esecutivo.
Inoltre Salvini ha fatto notare come il suo dovere di proteggere gli italiani e la sua Patria non ha tolto l’aiuto che poi ha dato alle persone bloccate in mare. Matteo Salvini infatti in quei giorni attendeva che l’Europa accettasse la redistribuzione dei migranti, che non c’è stata e continua a non esserci.
Caso Gregoretti Salvini Lega – La senatrice leghista Bongiorno ha chiesto fino all’ultimo a Salvini di ripensarci e di chiedere un No al processo, Matteo Salvini ha risposto così:
“Sono d’accordo con quello che dice ma le devo disubbidire perché sono testone e stufo di impegnare quest’Aula con il caso Diciotti, Gregoretti, Open arms e chissà quanti altri ne arriveranno su una questione per me talmente ovvia. Chiariamo una volta per tutti davanti al giudice se ho fatto il mio dovere o sono un sequestratore. Ma sarei uno strano sequestratore visto che sono stato io ad andare a salvare queste persone in acque maltesi”.
Il Sì al Senato per il processo. “Sono sei mesi che litigate su tutto ma siete uniti da Salvini è cattivo”
Caso Gregoretti Salvini Lega – Matteo Salvini insiste e chiede lui stesso di andare a processo, per far decidere a un giudice se è colpevole o meno di sequestro. “Sto facendo una forzatura della verità storica ma, voglio che qualcuno metta la parola fine a questo dibattito surreale”. Salvini poi ha attaccato il governo Conte: “State tenendo ostaggio l’Italia procrastinando sempre: questo è sequestro di persona. Decidete sulla gronda, sul Mes, sulle autostrade, sulla giustizia, fate qualcosa e se saremo d’accordo voteremo a favore. Da sei mesi state paralizzando l’Italia litigando su tutto, tranne che sul cattivo Salvini“.
Caso Gregoretti Salvini Lega – Perciò ribadisce ancora una volta “Facciamo decidere a un giudice, usciamo da quest’Aula e facciamo decidere a lui. Ormai il re è nudo, potete andare avanti qualche mese o settimana ma in democrazia il giudizio lo dà il popolo. Non ne posso più di passare per criminale, c’è un limite a tutto. Conto sull’imparzialità dei giudici per fortuna i tempi sono cambiati: ho ricevuto tanti messaggi di magistrati, avvocati che ci dicono, dateci una mano a fare una riforma della giustizia che questa maggioranza non è in grado di fare. Vada come vada, i numeri sono evidenti e c’è una maggioranza di Pd, Iv e M5s che ritiene che io debba essere processato. Non ho nemici in quest’Aula, in questo Paese, ho avversari con idee diverse.”
Caso Gregoretti Salvini Lega – “Ringrazio i senatori della Lega, ma noi non cambiamo, andiamo dritti, affrontiamo questa aggressione politica. Sono convinto che la fine sarà archiviazione. Chi vota oggi pensando di vincere sarà sconfitto dalla storia. Chiudo con le parole che mi ha ricordato un amico, quelle di un grande italiano, Indro Montanelli: ‘Orgoglioso di essere diverso'” poi la Lega tutta ha abbandonato l’aula lasciando il voto agli altri senatori che hanno votato per mandare a processo Salvini.
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