Giuseppe Conte contro Matteo Salvini dopo il voto alle regionali 2020. Concluse le elezioni regionali, con vittoria del PD in Emilia-Romagna, e di Forza Italia in Calabria, Conte sferra le sue provocazioni contro il centrodestra. Il premier è determinato a far valere le potenze di sinistra, ora al governo per maggioranza, e chiede un “fronte unito contro le destre”. Ecco la reazione di uno sconfitto Matteo Salvini non troppo disturbato dal risultato delle elezioni regionali. Salvini è tranquillo ma risponde al premier con toni acidi, anzi, alcalini (poi capirete perché); la sua tranquillità sarà probabilmente dovuta al fatto che nei sondaggi politici resta leader del primo partito in Italia: la Lega.
Giuseppe Conte contro Salvini dopo il voto alle regionali
Giuseppe Conte dopo il voto alle regionali 2020 in Emilia Romagna e in Calabria si scaglia contro Matteo Salvini. “Non era un voto sul governo: non cambio idea oggi. C’è chi ha tentato di costruire questa impostazione ed è rimasto evidentemente deluso”, dice il premier. “Ritenevo questa impostazione impropria ieri e la ritengo impropria oggi” insiste Conte sull’argomento.
Conte ha decisamente piazzato una croce nera sul volto di Matteo Salvini. Deve ritenerlo una tale minaccia per il suo governo che si disturba ad attaccarlo proprio a ridosso delle elezioni regionali 2020. Ecco un’altro che vuole cancellare Salvini.
Giuseppe Conte contro Matteo Salvini
Giuseppe Conte contro Matteo Salvini – “Non ho cambiato idea: avevo detto che sono appuntamenti elettorali regionali anche se per carità possiamo anche dare loro dei significati politici. C’è stato chi ha inteso fare di questo appuntamento elettorale, impropriamente, un referendum contro o pro il governo nazionale. Mi riferisco a Salvini che esce il grande sconfitto di questa competizione. I cittadini lo hanno inteso come referendum su di lui”. E’ quanto riferisce Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio, appena fuori Palazzo Chigi.
Matteo Salvini respinge le provocazioni: “Camomilla per Giuseppi!”
Il senatore Salvini si esprime così in giornata sulle parole del premier Conte: “Leggo che anche oggi il signor Conte passa il tempo ad attaccarmi e a dire che deve lavorare per contrastare me e le destre. Gli ricordo che deve lavorare per il bene degli italiani, non perché odia qualcuno. Chi vive di rabbia e di rancore vive male, poverino. Camomilla per Giuseppi!” Ecco perché potremmo definire i suoi toni particolarmente “alcalini” piuttosto che del tutto “acidi”.
Lavorare per il bene del Paese e degli italiani, non per motivazioni personali come antipatia oppure odio verso l’opposizione. Oh! Questo è un bel consiglio per tutti, anche per Salvini stesso.
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