Referendum sul Taglio dei Parlamentari, 71 firme salva-poltrone
Il Referendum sul Taglio dei parlamentari con 71 firme supera il quorum grazie al supporto dei senatori leghisti. Il Movimento 5 Stelle era riuscito ad ottenere il via per la legge sul taglio dei parlamentari ma adesso i politici cambiano idea. La legge sul taglio dei parlamentari doveva entrare in vigore il 15 gennaio ma grazie ai firmatari leghisti dell’ultimo minuto la legge è bloccata. Ecco cosa succede adesso e perché si fanno avanti solo ora i “salva-poltrone” della Lega: scatta la riforma della Legge elettorale.
Referendum sul Taglio dei parlamentari: raggiunto il Quorum firme
Referendum sul Taglio dei parlamentari – Il partito radicale voleva raccogliere 500 mila firme nelle piazze per innescare il referendum sul taglio dei parlamentari ma hanno raccolto solo 699 firme. Fatta questa figuraccia bisognava rimediare per bloccare l’entrata in vigore il 15 gennaio 2020 della legge sul taglio dei parlamentari.
I senatori della Lega hanno firmato per il referendum portando le firme a 71, ben oltre il quorum (fissato a 64 firme). A dicembre le firme avevano già superato il quorum ma poi alcuni firmatari hanno ritirato il loro consenso per via di alcuni cambiamenti politici.
Referendum sul Taglio dei parlamentari, M5S “incollati alla poltrona”
Referendum sul Taglio dei parlamentari – Sul referendum per il Taglio dei parlamentari; i 5 stelle non possono fare a meno di marcare ancora una volta quanto i loro colleghi siano “incollati alla poltrona” tant’è che:
Non hanno resistito alla voglia di tenersi strette le poltrone e a quanto pare è arrivato l’aiutino della Lega.
Le stesse voci di corridoio del M5S riportate dal Fatto Quotidiano ricordano quanto si risparmia con il taglio dei parlamentari:
Non vediamo l’ora di dare il via alla campagna referendaria per spiegare ai cittadini che ci sono parlamentari che vorrebbero bloccare questo taglio, fermando così il risparmio di circa 300 mila euro al giorno per gli italiani che produrrebbe l’eliminazione di 345 poltrone.
Le conseguenze del referendum: la Riforma della Legge elettorale
Referendum sul Taglio dei parlamentari -Non si tratta solo di firme salva-poltrone, le firme necessarie per il referendum sul taglio dei parlamentari portano come conseguenza primaria la riforma della legge elettorale.
E’ merito di un cavillo giuridico. Se la legge sul taglio dei parlamentari il 15 gennaio 2020 non sarà promulgata la Corte costituzionale potrà approvare il referendum chiesto dalla Lega. Si tratta del referendum per la modifica del Rosatellum bis che elimina il proporzionale, lasciando il maggioritario con i collegi uninominali.
Ancora un’altra volta SE. Se il referendum per il Rosatellum bis sarà dichiarato ammissibile in primavera ci saranno due consultazioni; un referendum costituzionale senza quorum e uno abrogativo con quorum. Rappresenterebbe la prima volta nella storia della Repubblica Italiana.
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