L’infiammazione del pancreas, nota come pancreatite, può essere un fenomeno acuto o cronico e presenta una sintomatologia significativa tra cui forti dolori. Questa patologia può manifestarsi improvvisamente, con sintomi spesso violenti, o può persistere nel tempo, tendendo a peggiorare e causando danni permanenti all’organo. Le cause di questa condizione variano, tra le più comuni troviamo patologie delle vie biliari, in particolare calcoli della cistifellea e del fegato, che ostacolano il corretto deflusso del succo pancreatico. I sintomi lievi della pancreatite possono essere gestiti attraverso un regime alimentare attento e mirato, capace di migliorare il benessere generale del paziente. Per capire a fondo la pancreatite, sia acuta che cronica, è importante considerare attentamente i sintomi, le cause e l’alimentazione consigliata per il pancreas.
La pancreatite è un’infiammazione del pancreas che può presentarsi in forma acuta o cronica a seconda delle cause e della sintomatologia. E’ pancreatite acuta se appare improvvisamente, in modo violento e dura intensamente a lungo, si tratta invece di pancreatite cronica se perdura nel tempo con la tendenza ad aggravarsi sviluppando anche nuove patologie.
Sintomatologia della Pancreatite: quali sono i sintomi di una infiammazione Acuta al pancreas e quali sintomi ha un pancreas infiammato in forma Cronica
La Sintomatologia della Pancreatite differisce in base al tipo di infiammazione al pancreas che affligge il paziente, i sintomi di un’infiammazione acuta sono diversi dai sintomi che compaiono con una pancreatite cronica. I sintomi della pancreatite segnalano se l’infiammazione è grave o lieve, acuta o cronica, e hanno in comune il punto del corpo in cui si concentrano tutti i dolori. Dove si localizza il dolore dell’infiammazione al pancreas? Il sintomo comune è il dolore della pancreatite acuta o cronica che si localizza nella parte alta dell’addome, dove si trova il pancreas. L’infiammazione del pancreas è un problema serio da trattare immediatamente.
Pancreatite acuta i sintomi di una forte infiammazione al pancreas
La pancreatite acuta si manifesta improvvisamente con la comparsa di un dolore violento nella parte superiore dell’addome, dove si trova il pancreas. Tanto è intenso il dolore che si espande fino a raggiungere la schiena. Al forte dolore si associano anche altri sintomi:
- nausea,
- vomito (alimentare e biliare, di colore verde scuro),
- febbre,
- segni di shock (cute fredda e pallida, ansia, pressione molto bassa)
- aumento del battito cardiaco.
I sintomi della pancreatite acuta si aggravano dopo i pasti, durante la palpazione dell’addome o profonde inspirazioni. La sintomatologia sembra invece alleviarsi se il paziente è piegato in avanti. Se non viene trattata, la pancreatite acuta causa dolore progressivo ascendente, restando intenso a lungo e diminuendo nel corso di giorni o settimane. Nonostante esistano dei farmaci in grado di contrastare il dolore acuto, spesso questo si rivela resistente ai tentativi farmacologici.
Pancreatite cronica i sintomi di un pancreas costantemente infiammato
La sintomatologia della pancreatite cronica è più docile, i sintomi sono gli stessi della forma acuta ma si presentano in forma ridotta e leggera. Tante volte l’infiammazione cronica del pancreas decorre in maniera paucisintomatica (con scarsità di sintomi). Essenzialmente il paziente sente un dolore nella parte superiore dell’addome e riesce ad associarlo ad un’inspiegabile perdita di peso, inappetenza e difficoltà digestive come la steatorrea (feci grasse e untuose). Nel caso della pancreatite cronica viene iniziata una cura farmacologica per assumere enzimi pancreatici e migliorare gli equilibri intestinali. In associazione alla terapia di farmaci è consigliato seguire una dieta specifica mirata al miglioramento dello stato di salute e ad una prognosi migliore.
Cause della Pancreatite: quali sono le cause di infiammazione acuta e cronica al pancreas
Cause della Pancreatite, vediamo quali sono le cause di infiammazione acuta e cronica al pancreas. Il pancreas è una ghiandola che svolge la fondamentale funzione di tenere gli equilibri digestivi e glicemici dell’intero organismo, si può infiammare per diversi motivi. Le possibili motivazioni che causano un’infiammazione del pancreas sono diverse per pancreatite cronica e acuta.
Le cause più frequenti della pancreatite acuta sono riconducibili a farmaci, traumi, abuso d’alcool e calcoli biliari (se viene ostruito il coledoco – un tubicino che trasporta bile e succhi pancreatici per l’intestino). Raramente l’infiammazione del pancreas ha cause infettive o venefiche, di certo si manifesta improvvisamente e c’è un alto pericolo di morte. Per stabilizzare il paziente occorre eliminare dall’organismo l’agente scatenante, che si tratti appunto di calcoli, alcool, farmaci o infezioni. L’aspettativa di vita per pancreatite acuta è molto alta, circa l’85% dei pazienti si salva, mentre la mortalità per pancreatite acuta è stimata attorno al 15% dei casi.
Le cause più frequenti della pancreatite cronica sono riconducibili soprattutto ad un abuso alcolico (70% dei casi), autoimmunità, farmaci, trasmissione genetica. Si verifica in seguito a una parziale o mancata risoluzione della pancreatite acuta e nel tempo si aggrava sempre di più. La pancreatite cronica può provocare a sua volta l’insorgenza di patologie come il diabete mellito e disturbi digestivi; si nota nei pazienti un’inspiegabile perdita di peso difficilmente reversibile dovuta al malassorbimento nutrizionale. Pancreatite cronica, l’aspettativa di vita è dell’85% dei pazienti, tuttavia anche la mortalità per pancreatite cronica è stimata poco sotto il 15% dei casi, principalmente per via della presenza di più patologie.
Cosa mangiare in caso di Pancreatite acuta o cronica e curare l’alimentazione
Cosa mangiare in caso di Pancreatite acuta o cronica e curare l’alimentazione. La pancreatite è un’infiammazione capace di far provare forti dolori a chi ne soffre tuttavia, un disagio meno intenso che può essere risolto è la difficoltà a digerire i cibi e metabolizzare alcuni tipi di nutrienti. Il pancreas può essere considerato sia un’organo che una ghiandola, infatti è adibito alla secrezione endocrina di ormoni (come insulina e glucagone) e di succhi digestivi (secrezione esocrina). Quando il pancreas s’infiamma, le sue funzioni importantissime per l’apparato digerente sono compromesse, rendendo difficile la metabolizzazione di alcuni tipi di nutrienti.
Queste difficoltà digestive causano perdita di peso irreversibile, inappetenza, nausea e steatorrea. Possiamo migliorare lo stato di salute di un paziente affetto da pancreatite curando la sua alimentazione con una dieta specifica. Per migliorare digestione e metabolismo bisogna sapere cosa mangiare in caso di pancreatite.
La cottura di tutti gli alimenti deve essere fatta senza aggiunta di grassi, quindi è da preferire cottura a bagnomaria, a vapore, sottovuoto, bollitura, a pressione o in vaso. Per condire usare preferibilmente l’olio di cocco, per via del tipo di grassi da cui è costituito. E’ un olio ricco di acidi grassi a catena media, il cui assorbimento è indipendente dall’azione della bile e delle lipasi pancreatiche. Ricordarsi infine di preferire ricette brodose, soprattutto se si mangiano legumi (decorticati), in quanto è indispensabile per evitare che le fibre ostacolano eccessivamente l’azione degli enzimi. Ecco Cosa mangiare in caso di Pancreatite acuta o cronica e curare l’alimentazione:
Alimentazione e Dieta per Pancreatite Acuta, cosa mangiare per migliorare metabolismo e digestione
La dieta per la pancreatite acuta varia molto in base alla gravità della malattia.
Nelle forme più gravi è meglio evitare qualunque forma di alimentazione orale per tenere a riposo il pancreas che non riesce più a svolgere le sue funzioni. L’alimentazione per la pancreatite acuta grave si svolge dunque per via endovenosa a cui sono associati farmaci analgesici, antibiotici e ormonali.
Nelle forme più lievi che stimano una risoluzione del problema in circa 24 o 48 ore, è possibile rinunciare alla somministrazione nutrizionale endovenosa e limitarsi al compenso idrico. Solo in alcuni casi è possibile iniziare la dieta a base di alimenti in maniera precoce.
Sia in caso di pancreatite acuta grave che lieve, nel momento in cui si può iniziare con la dieta solida bisogna seguire predeterminate e fondamentali linee guida alimentari:
- Bere moltissima acqua e procedere all’Eliminazione TOTALE degli alcolici (compreso il vino ai pasti) e delle bevande contenenti nervini (come caffè, tè, bevande energetiche, ecc).
- Bisogna fare almeno 6 pasti giornalieri con porzioni altamente contenute. Nei pasti preferire cibi:
- alimenti a basso indice glicemico-insulinico,
- ricchi di carboidrati,
- poveri di grassi,
- con un modesto contenuto proteico di origine animale (da aumentare progressivamente),
- a bassa concentrazione di glucidi ad alto indice glicemico-insulinico (soprattutto in caso di diabete mellito).
Alimentazione e Dieta per Pancreatite Cronica, cosa mangiare per evitare malnutrizione e migliorare la digestione
La dieta per Pancreatite cronica serve a contrastare la malnutrizione causata da un malassorbimento cronico (più o meno grave) di alcuni tipi di nutrienti. Al momento dei pasti infatti si manifestano più frequentemente il dolore e dispepsia, che causano il rifiuto del cibo da parte dei malati. La dieta per pancreatite Cronica aiuta a stimolare al minimo l’attività pancreatica durante l’alimentazione.
Inoltre, è auspicabile l’utilizzo di integratori vitaminici per facilitare l’assorbimento dei nutrienti essenziali. Per compensare il deficit funzionale talvolta, i medici scelgono di somministrare farmaci contenenti enzimi pancreatici.
Infine ecco le linee guida alimentari in caso di dieta per Pancreatite Cronica.
- Bere moltissima acqua e procedere all’Eliminazione TOTALE degli alcolici (compreso il vino ai pasti) e delle bevande contenenti nervini (come caffè, tè, bevande energetiche, ecc).
- Bisogna fare almeno 6 pasti giornalieri con porzioni altamente contenute. Nei pasti preferire cibi con:
- Concentrazione normale di glucidi, meglio se a basso indice glicemico-insulinico; circa il 60% dell’energia totale;
- Concentrazione normale di proteine; circa il 15% dell’energia totale o 0,8g per kg di peso fisiologico auspicabile;
- Concentrazione minima di lipidi; circa il 25% dell’energia totale;
- Quantità di fibre pari o inferiore a 15-20g/die.
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Le indicazioni riportate in questo articolo di Adirai hanno scopo ESCLUSIVAMENTE informativo e non intendono sostituire il parere di figure professionali specializzate, il cui intervento si rende necessario per la prescrizione e la composizione di terapie alimentari personalizzate.