Gaming in Italia, una filiera da 2,3 miliardi: i numeri aggiornati sul settore

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Quanto vale il mercato del videogioco in Italia? Appare ormai evidente che i numeri del gaming si sono moltiplicati a vista d’occhio negli ultimi anni e che l’interesse globale verso questo settore è aumentato esponenzialmente. Lo Stivale non fa eccezione e molti giocatori italiani sono arrivati anche ad eccellere nelle grandi competizioni internazionali dedicate a specifici titoli.

gaming in Italia

Il valore dei videogiochi in Italia

Nel complesso, a dispetto di una piccola flessione dell’8% rispetto al 2022, la comunità italiana dei gamer attivi è stata ben solida anche l’anno scorso. Il giro d’affari si assesta sui 2,3 miliardi di euro, come testimonia IIDEA, l’associazione di categoria dell’industria videoludica italiana. Si tratta di una cifra di 5 volte superiore rispetto a quella prodotta dall’industria della musica e del cinema. L’indotto è riferito sia alla vendita di software sia alla commercializzazione di hardware, che è salita di oltre il 60% negli ultimi 12 mesi. Ammonta invece soltanto al 6% l’aumento registrato in relazione ai software.

Nettamente in calo gli acquisti in-game, con un dato -42%. In totale, 13 milioni di persone giocano abitualmente od occasionalmente ai videogiochi nel nostro Paese, quasi il 10% in meno rispetto a 2 anni fa. I gamer italiani sono solitamente di un’età compresa tra i 15 e i 24 anni. Non manca la platea di adulti, che si spinge fino ai 65. Sfatato il mito secondo il quale i videogiochi piacciano solo ai maschi: agli 8 milioni di uomini che si divertono assiduamente col controller in mano si accompagnano ben 5 milioni di donne. Com’è possibile che le attrazioni virtuali raggiungano numeri tanto elevati? Ebbene, il Global Market Report prodotto dall’agenzia di analisi economica Newzoo ha rivelato che in tutto il mondo il mercato predominante è quello mobile, per un giro d’affari di quasi 100 miliardi di dollari.

I videogame preferiti dagli italiani

Anche le più banali app di intrattenimento che vengono scaricate di frequente sugli smartphone concorrono all’alimentazione dell’utenza generale. Basta consultare uno store digitale o una lista di fornitori di slot machine per rendersi conto di quanto siano variegati i giochi nei quali è possibile imbattersi online, senza disporre di console specifiche. Se in passato era necessario acquistare una determinata macchina per approcciare ai videogame, oggi basta effettuare un download per farsi almeno un’idea di cosa sia un’esperienza videoludica. In Italia più di 9 milioni di persone usano proprio lo smartphone per giocare e c’è chi si affeziona a specifiche app che vengono aggiornate anche a distanza di anni. Non tutti i videogiocatori, quindi, possiedono una collezione personale o si rivelano esperti di più generi. Molti giochi mobile, comunque, presentano titoli generici e sono simili tra loro. Di conseguenza non è così semplice individuare quelli di più grande successo.

Quali sono allora i titoli videoludici che vanno per la maggiore? Considerando soltanto il segmento della console, che meglio rappresenta comunque il settore del videogioco, gli italiani risultano essere patiti delle serie di simulazione calcistica come “EA Sports FC” ed “eFootball”, senza dimenticare la celebre saga di sparatutto “Call of Duty”. Notevole l’apprezzamento riscontrato anche per “GTA”, che sfornerà prossimamente un nuovo capitolo con l’uscita di “GTA VI” prevista per il 2025. Da non trascurare un altro brand evergreen con i vari giochi dedicati ai Pokémon, i mostriciattoli tascabili della Nintendo, particolarmente gettonati nel Belpaese. Infine, non si possono non citare i classici platform con protagonista Super Mario, storica mascotte della “grande N”. Il mercato videoludico, però, è sempre in continua evoluzione. Non è da escludere che sfruttando la potenza delle console più moderne possa uscire fuori qualche nuova serie di successo nel prossimo futuro.

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